Inizia da qui il tour in cantina. Dal portoncino di casa Tessari, dove la radio è sintonizzata sul giorno dell’armistizio per la fine della Grande Guerra e dove gli oggetti della quotidianità riportano per un attimo indietro nel tempo. C’è la vecchia cucina, anima della casa, l’aia, dove arrivava l’uva, e la caneva dove avveniva l’imbottigliamento. Insieme a oltre 100 pezzi che appartengono all’attività agricola e vitivinicola della famiglia Tessari. Tutti in esposizione permanente, a documentare lo sviluppo del ciclo produttivo del vino in una casa dei primi anni 40 del ‘900.
Il Museo del Vino rappresenta la volontà di ricordare le proprie origini e di celebrare quell’amore per l’agricoltura e per la terra che ha ispirato e guidato l’evoluzione della famiglia e dell’azienda. “La nostra memoria è la nostra coerenza, la nostra ragione, il nostro sentimento e persino il nostro agire. Senza di essa non siamo nulla.” Ultimato nel 2008, dopo due anni di restauro affidato ad Andrea Ciresola, il Museo del Vino è stato fin da subito riconosciuto come Museo di Interesse Regionale da parte della Regione Veneto. Un patrimonio raro a disposizione della collettività, in un percorso didattico ricco di testimonianze e contenuti multimediali.